
“La Sclerosi Multipla è una malattia neuro-degenerativa a carico del sistema nervoso centrale” recita google.
Malattia di cui si è tristemente sentito parlare sempre più spesso, per la sua crescente diffusione.
Non riporto i dettagli medici, trovate tutto nei motori di ricerca.
Quello su cui vorrei puntare l’attenzione è l’approccio terapeutico seguente alla diagnosi: la prima dolorosa notizia, è che ad oggi non esiste una cura.
Il primo approccio farmacologico è dato da cure steroidee (cortisone) per cercare di ridurre la fase acuta di infiammazione, seguita da medicinali specifici per la sintomatologia esistente.
Sottolineando che la SM necessita di un approccio interdisciplinare, cosa può fare il fisioterapista?
Nelle fasi iniziali l’attenzione è concentrata sul mantenimento delle abilità residue, per mantenere per un periodo più lungo possibile l’autonomia e la funzionalità motoria e cognitiva.
Esercizi di cammino, equilibrio, rinforzo attivo e mobilizzazione assistita servono allo scopo, sempre ponendo l’attenzione sulle esigenze personali del paziente.
In una fase successiva di peggioramento delle condizioni cliniche, il focus verrà posto sulla prevenzione dei così detti danni terziari: ipertono, retrazioni muscolari e tendinee, piaghe da decubito.
Ma è FONDAMENTALE un aiuto alla famiglia, non solo per un approccio puramente medico, ma soprattutto per provvedere a 360 gradi alle difficoltà inevitabili, a livello gestionale ed emozionale.
Curare un famigliare malato è molto più impegnativo di quanto si possa pensare.
FATEVI AIUTARE.
Per maggiori informazioni: https://www.aism.it/
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