
L’ADI, acronimo di Assistenza Domiciliare Integrata è un servizio erogato dall’ASL, tramite cooperative e rsa.
È rivolta ad anziani e persone non autosufficienti, con patologie croniche (ad esempio SLA e SM) o in temporanea difficoltà (ad esempio frattura nell’anziano) con impossibilità di essere trasportate per le cure.
Si avvale di figure professionali quali infermieri, fisioterapisti, medici e assistenti all’igiene*, in maniera gratuita e, ovviamente, al domicilio del paziente.
Ci sono diverse tipologie di voucher, suddivisi per la gravità di intervento richiesta.
Per patologie croniche sono generalmente elargite cure continuative, senza un termine di tempo, mentre per quelle meno gravi solitamente si parla di un mese, rinnovabile, con un massimo di 2/3 cicli all’anno.
L’attivazione di questo servizio avviene o direttamente per richiesta della struttura ospedaliera in cui il paziente è stato ricoverato, oppure per richiesta del fisiatra accreditato che definisce il PAI (Piano di Assistenza Individuale) il quale dovrà essere consegnato al medico di base che compilerà la ricetta rossa, da consegnare all’ASL di appartenenza.
Una volta accettata la richiesta, si potrà scegliere l’ente di erogazione, e in caso di malcontento per le cure ricevute, cambiarlo sempre tramite domanda all’ASL.
Parola d’ordine: INSISTERE.
Se dopo la richiesta vi viene negata l’attivazione, non demordete e riprovateci.
Soprattutto in caso di patologie croniche, è un vostro diritto. Il vostro medico e l’ASL dovrebbero darvi le indicazioni necessarie, se così non fosse contattatemi, vi aiuterò a trovare una soluzione.
*questi ultimi in alcuni casi sono gestiti dal comune ed erogati non gratuitamente, ma con tariffa in basata sul reddito.